Da dove nasce il caffè?

Da dove nasce il caffe come bevanda?

Non solo espresso, il caffè una bevanda nel mondo

caffe e pc internet onlineNoi italiani siamo orgogliosi del nostro caffè che sta conquistando il mondo, sia in versione casalinga tradizionale, sia l’’espresso .

All’italiana non è l’unico modo di preparare la bevanda utilizzando caffè e acqua.

L’uso di fare del Caffè una bevanda risale ad opera degli Arabi interno al xv sec. I chicchi venivano macinati e la polvere messa a bollire nell’acqua, una sorta di decotto, simile al caffè turco attuale.

Caffè alla francese o per infusione

Si versa sulla polvere di caffè dell’acqua bollente e si lascia in fusione per alcuni minuti, dopodiché si filtra prima di bere.

Filtro o caffè americano

In questo caso il l’acqua calda cade sulla polvere raccolta in piccolo sacchetto di carta che funge da filtro e la bevanda viene raccolto nella brocca,

Macchinetta alla napoletana

Sistema ingegnoso che permette di ottenere un ottimo caffè. La macchinetta si compone di due parti: una per l’acqua e l’altra per il risultante caffè e un filtro dove viene posta la polvere. La macchinetta viene posta sul fuoco, quando inizia a bollire, si toglie dal fuoco e si capovolge, l’acqua bollente passando sulla polvere si trasforma in caffè e va a depositarsi nel parte che prima era vuota.

La Moka

In questo caso l’acqua bollendo passa sotto forma di vapore tra polvere e salendo trasporta con sé la caffeina e gli oli essenziali aromatici, il vapore raffreddandosi ritorna al suo stato liquido non più di acqua ma caffè.

Va da sé che ogni procedura includa caratteristiche specifiche del caffè stesso, dalla tostatura alla macinatura, come l’interazione tra acqua e caffè macinato avvenga provoca l’esaltazione o la perdita di pregi e difetti.

Quando è stata inventata la macchina per l’’espresso?

piantagione caffè costa rica

piantagione caffè costa rica

Il primo prototipo della macchina per l’espresso risale al 1884 ad opera del torinese Angelo Moribondo, Solo nel 1901 il milanese Luigi Bezzera ottenne il primo brevetto, in seguito il modello fu perfezionato da Desiderio Pavoni ne promulgò la commercializzazione di questo tipo di macchine per fare il caffè nei locali pubblici, Pier Teresio Arduino si dedicò a sviluppare una macchina che andasse incontro alle nuove esigenze moderne: la rapidità del tempo di preparazione.

La concorrenza tra Arduino e Pavoni incentivò l’’evoluzione di questo tipo di macchine, in pochi anni si susseguirono vari modelli.

Nel 1948 fu presentata al mercato il modello Classica di Gaggia che aveva sostituito alla pressione del vapore l’acqua bollente, non un dettaglio ai fine del risultato, di fatto il caffè era cremoso, più denso e aromatico.

Il successo ottenuto dalla Classica Gaggia diede l’avvio all’’industria della macchina per espresso.

Nel 1951 entra in produzione il Carrel Bar pensata e progettata per i bar mobile, in qualche film in bianco e nero si vedono venditori di caffè lungo i binari dei treni.

La ricerca e la tecnologia procedono verso la realizzazione di macchine tipo bar più agevoli meno ingombranti con minor esigenze di manutenzione, di fatto così vengono realizzate macchine di dimensioni ridotte che permettono di farsi l’espresso a casa.

L’’evoluzione di questa concetto ha condotto all’introduzione delle cialde e delle capsule, farsi un espresso è un attimo, veloce, senza barattoli e residui di polvere, preservando il tutto il gusto del Caffè all’italiana.

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